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E' morto Freak Antoni, voce degli Skiantos e padre del rock demenziale italiano

E' morto Freak Antoni, voce degli Skiantos e padre del rock demenziale italiano

Se n’è andato stamattina, all'età di 59 anni, dopo una lunga malattia, Freak Antoni, fondatore degli Skiantos e padre del rock demenziale italiano. Attore, scrittore, cantante e dj originario di Bologna, Roberto Antoni comincia la sua carriera di "fuorilegge" della musica proprio nel capoluogo emiliano. Alla fine degli anni Settanta fonda la sua prima vera band, gli Skiantos, di cui è leader per ben 35 anni e con la quale colleziona performance uniche in grado di rivoluzionare l’estetica e la filosofia del punk. 

Artista poliedrico e ironico, Freak veste i panni di numerosi personaggi e crea formazioni come Astro Vitelli, Beppe Starnazza e i Vortici, i Ruvidi del Liscio, gli Avanzi di Balera, i Pollok. Pubblica quattro libri con Feltrinelli, un volume con Sperling & Kupfer e uno con Pendragon. È anche attore in diversi film underground con lo pseudonimo di "Tony Garbato", mentre come "Roberto Freak Antoni" interpreta ruoli in Jack Frusciante è uscito dal gruppo (1996) diretto da Enza Negroni, Cavedagne (2003) di Bernardo Bolognesi e Francesco Merini e Paz! (2002) diretto da Renato De Maria.

Tra le collaborazioni artistiche più importanti, ricordiamo quella col fumettista e amico Andrea Pazienza, Samuele Bersani e J-Ax e la pianista Alessandra Mostacci. Numerosi gli aforismi e le battute che lo hanno reso celebre ("Non c'è gusto in Italia ad essere intelligenti", "A volte il fumo è molto meglio dell'arrosto", "Dio c'è ma ci odia", "Mangiate merda: miliardi di mosche non possono avere torto!").